La battaglia dell’Argenta Gap
Nel piano di sfondamento finale del fronte di guerra, il ruolo dell’Ottava armata nell’operazione “Buckland” è articolato, infatti l’avanzata si svolge su tre direttrici: lungo la via Emilia in direzione di Bologna per dar man forte all’attacco americano sulla stessa città proveniente da sud; seguire la direzione di Massalombarda-Budrio per aggirare Bologna da nord e procedere lungo la statale 16 – la conquista di Ravenna del dicembre 1944 avviene proprio in questo contesto – anche se in quest’ultimo caso si deve superare la cittadina di Argenta, che diverrà nota come Argenta gap, in quanto in questo settore i tedeschi hanno allagato i campi circostanti creando serie difficoltà alle operazioni alleate.
Gli altri comandi alleati caldeggiano che lo sforzo principale dell’Ottava armata sia rivolto lungo la direttrice Massalombarda-Budrio, invece il comandante britannico McCreery predilige la statale 16 col fine di tagliare la strada alla ritirata tedesca prima che raggiunga il fiume Adige.
Alla fine McCreery, pur avanzando lungo le altre due direttrici, sceglie di concentrare lo sforzo principale sulla statale 16 e per forzare l’Argenta gap organizza una serie di operazioni speciali nel settore est, nella zona delle valli di Comacchio, da realizzarsi da parte dei reparti della 2a brigata “Commando” britannica, coadiuvata dai partigiani della 28a brigata “Gordini”. Le operazioni anfibie si svolgono dal 1° al 4 aprile 1945: “Roast” (occupare lo Spit), dal 4 al 5 aprile: “Fry” (occupare alcune isole delle valli) e dal 6 all’8 aprile: “Lever” (impossessarsi della zona detta “Wedge”).
Successivamente con l’inizio dell’offensiva finale altre operazioni interesseranno la stessa zona: 11 aprile: operazione “Impact Plain” (occupare Menate e Longastrino), 13 aprile: “Impact Royal” (occupare Bando e dirigersi su Argenta); invece l’operazione “Impact Slam” (procedere su Portomaggiore) viene annullata.
L’offensiva finale prende avvio il 9 aprile 1945 con l’azione dei bombardieri alleati che a più riprese effettuano pesanti bombardamenti a tappeto a est della linea che corre tra Lugo e Castelbolognese, provocando centinaia di morti civili. Anche Argenta viene bombardata il 12 aprile, l’azione causa più di cinquecento vittime tra morti e feriti, dopodiché i reparti britannici partono all’attacco; l’operazione “Impact Plain è iniziata però il giorno precedente.
L’azione di conquista di Argenta si sviluppa su tre colonne: da est (operazioni “Impact Plain” e “Impact Royal” della 78a divisione britannica), da sud, dovendo superare il fiume Reno a San Biagio, lungo la direttrice Cotignola-Lugo (altri reparti della 78a divisione britannica) e da ovest, avanzando lungo la zona allagata (valle di Campotto) a ridosso della statale (2a brigata Commando).
Il 17 aprile unità britanniche della 78a divisione riescono a chiudere il cerchio ad Argenta a nord, isolando di fatto la cittadina, che viene definitivamente conquistata due giorni più tardi. I britannici hanno combattuto contro unità tedesche della 42a divisione e della 29a corazzata, che si sono ritirate.
Un’ultima difesa viene organizzata dai tedeschi a Sant’Antonio, poco a nord di Argenta. Comunque la conquista della cittadina apre la strada all’Ottava armata sia verso Ferrara e il fiume Po, ma anche verso Finale Emilia dove le unità britanniche si incontreranno con quelle americane.
Ad Argenta è presente il cimitero di guerra della Commonwealth War Graves Commission dove sono sepolti 625 caduti dell’Ottava armata.