La battaglia di Livergnano

Alla fine di settembre 1944, il comando americano dopo aver preso monte Battaglia cambia l’asse principale di avanzata spostandolo lungo la statale 65 del passo della Futa dove sta procedendo la 91a divisione.

Livergnano è il punto in cui la statale 65 attraversa il contrafforte pliocenico, una parete rocciosa alta un centinaio di metri. Il paese è dominato a ovest dall’altura su cui sorge la chiesa e a est dal monte Sconcola.

Il piano per conquistare Livergnano prevede che il 1° battaglione del 361° reggimento lo attacchi frontalmente, mentre il 2° deve raggiungere la località Bigallo (a est) e salire sulla cima dall’unico posto dove è possibile farlo. Una volta raggiunta la cima del contrafforte, il battaglione deve attaccare le altre alture in direzione del paese.

Il pomeriggio del 9 ottobre, la compagnia K (aggregata al 1° battaglione) si spinge verso Livergnano. Tutto sembra tranquillo, ma quando giungono alle prime case i tedeschi aprono il fuoco dal monte Sconcola. È una carneficina, i pochi sopravvissuti riescono a trovare riparo dentro due case, una sinistra e una a destra della strada: un’abitazione di quattro piani, entrambe poste all’ingresso del paese. Gli americani hanno però le radio fuori uso. I soldati combattono furiosamente per scongiurare gli assalti dei tedeschi, fin quando nella piazza arriva un cannone semovente che inizia a sparare. Ai soldati non rimane che asserragliarsi al piano terra.

Verso sera una pattuglia di americani, dotata di radio, raggiunge i compagni asserragliati nell’edificio a quattro piani.

Intanto, alle sei del mattino del 10 ottobre il 2° battaglione si dirige verso Bigallo e inizia la scalata, ma i soldati una volta giunti in vetta vengono bersagliati dai cecchini tedeschi; i primi soldati giunti sull’altura trovano riparo dentro un lieve avvallamento, mentre gli altri devono retrocedere e rifugiarsi appena sotto il bordo del contrafforte. Tutti i successivi tentativi di raggiungere la sommità vengono respinti, lasciando isolati gli uomini che sono saliti per primi.

Nel frattempo la compagnia B riceve l’ordine di prendere monte Sconcola. Pur essendo in ritardo il comandante decide di avanzare ugualmente. Quando i soldati arrivano alle prime case del paese vengono investiti da un nutrito fuoco d’interdizione che costringe l’avanguardia a rifugiarsi nella casa a sinistra della strada, dove si trovano altri americani della compagnia K.

I tedeschi chiedono la resa o col semovente distruggeranno l’edificio. Ai due comandanti intrappolati non rimane che arrendersi; tra l’altro stanno finendo le munizioni.

Alle 10,45 del mattino (11 ottobre), dopo tre di combattimento, ormai senza più munizioni, gli americani bruciano i documenti, mettono fuori uso la radio e si arrendono: sono 81.

Intanto il mattino stesso la compagnia A tenta di dar manforte agli americani asserragliati in paese cercando di conquistare l’altura a ovest. Il tentativo riesce anche se gli americani devono trovare riparo nella chiesa, ma sotto l’azione di un carro armato tedesco riescono a ritirarsi, scampando alla distruzione dell’edificio.

Il 12 ottobre la compagnia B è pronta ad attaccare monte Sconcola, nel frattempo i mezzi anticarro americani sparano sulla cima ben 300 proiettili, coadiuvati dai cacciabombardieri, mentre l’artiglieria spara circa 8.000 proiettili nell’intero settore. Il paese è un inferno e il contrafforte arde come stesse bruciando.

Sotto questo imponente fuoco d’artiglieria gli uomini della compagnia B arrivano fin davanti le postazioni tedesche e quando l’artiglieria cessa il fuoco le assaltano, non dando ai tedeschi il tempo di uscire dai loro rifugi.

All’alba del 13 ottobre i soldati attaccano la cima e la conquistano. Dopodiché anche le altre compagnie rimaste bloccate possono avanzare e conquistare l’intero settore; nel frattempo i tedeschi si ritirano.

Non si conosce il numero preciso dei morti americani, ma sono davvero molti. Qui si ferma l’avanzata americana lungo la statale 65.

A Livergnano è possibile visitare il Museo Winter Line ricavato dentro un garage scavato nella roccia del contrafforte pliocenico (https://www.facebook.com/LivergnanoWinterLineMuseum/?locale=it_IT).


A cura di

Massimo Turchi
Associazione Linea Gotica – Officina della Memoria

Data dell'evento

Da Martedì, 10 Ottobre 1944 a Venerdì, 13 Ottobre 1944

Luogo dell'Evento


Livergnano è il punto dove la statale 65 attraversa il contrafforte pliocenico e si trova a 22 chilometri da Bologna

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