Bologna

Nei quarantacinque giorni che separano la caduta del fascismo dall’armistizio, Bologna – come la quasi totalità delle città italiane – vive giornate convulse caratterizzate da speranze e accadimenti contrastanti. Il 26 luglio si svolgono manifestazioni in diversi luoghi di Bologna, convocate dal Comitato d’azione dei partiti antifascisti. Gli antifascisti Filippo D’Ajutolo e Ettore Trombetti penetrano nella torre dell’Arengo ed azionano il grande battaglio del campanone, annunciando alla città la fine del regime. Un gruppo di manifestanti invade il Littoriale e abbatte in parte il monumento di Mussolini a cavallo (il bronzo rimasto servirà allo scultore Luciano Minguzzi per la fusione delle statue del Partigiano e della Partigiana di Porta Lame), mentre un farsesco funerale del Duce è inscenato in piazza Umberto I (poi piazza dei Martiri). Ma la guerra non è finita, anzi: i cittadini bolognesi, a partire dal 24 luglio 1943, conoscono l’esperienza di guerra totale con il primo di un numero significativo di bombardamenti alleati che, nel loro complessivo, provocheranno 2481 vittime, oltre 2000 feriti, la distruzione di circa 1200 fabbricati, la semi-distruzione di 1500, la lesione parziale di oltre 2400, praticamente poco meno del 50% del totale cittadino e numerosi i monumenti distrutti o lesionati, fra cui il Palazzo dell’Archiginnasio, la cattedrale di San Pietro, la Chiesa di San Giovanni in Monte e la facciata della Chiesa di San Francesco.

La sera dell’8 settembre si ripetono scene non troppo differenti: nuovamente campane a festa, gente nelle piazze ma, negli stessi minuti, alcuni reparti tedeschi occupano le caserme della città e procedono al disarmo. I pochi tentativi di resistenza, con le truppe militari bolognesi allo sbando, vengono stroncati: il giorno dopo le truppe della Wehrmacht sono già di stanza all’Hotel Baglioni, nella centrale via dell’Indipendenza. Si riuniscono, nell’immediato, i rappresentanti locali del Partito comunista, del Partito socialista e del Partito d’Azione: l’obiettivo è coordinare forme di resistenza contro gli occupanti nazisti e i collaboratori fascisti. Il 16 settembre quello che fino ad allora era il Fronte Nazionale per la pace e la libertà, che riunisce i tre citati partiti antifascisti, assume il nome di Comitato di Liberazione Nazionale: inizia la Resistenza. Dal 3 novembre 1943 cominciano ad operare a Bologna i primi nuclei partigiani cittadini, legati al Partito comunista: i GAP, Gruppi d’Azione Patriottica, che nei mesi successivi costituiranno la 7° brigata. Si tratta di partigiani addestrati, con compiti di sabotaggio e azioni in città: la prima, in ordine cronologico, è l’attentato del 4 novembre al ristorante frequentato dalle forze naziste, Il Fagiano, in via Calcavinazzi. Nelle settimane successive si formano anche le SAP, le Squadre d’Azione Patriottica, operative prevalentemente nelle campagne circostanti. Particolarmente significativa, inoltre, la presenza femminile: sia come staffette che nei riorganizzati Gruppi di Difesa della Donna, attivi già dall’autunno 1943, con manifestazioni e scioperi nelle fabbriche.

Se, nei primi mesi di Resistenza, il territorio bolognese è caratterizzato da episodi su scala minore – prevalentemente da azioni di sabotaggio e attentati – a partire dall’estate 1944 si assiste ad una prima svolta decisiva caratterizzata da azioni spettacolari, come l’evasione dal carcere di San Giovanni in Monte (9 agosto 1944). Con le truppe alleate a pochi chilometri dalla città, le truppe partigiane si riversano dentro le mura, pronte a scatenare il piano insurrezionale. Ma le speranze, alimentate anche dalla vittoria nella battaglia di Porta Lame (7 novembre 1944), vengono travolte dal proclama Alexander che rinvia alla primavera ogni iniziativa coordinata (13 novembre 1944): inizia il “lungo inverno”, la stagione più dura per la Resistenza bolognese, segnata da eccidi (Sabbiuno di Paderno, 14 e 23 dicembre, e San Ruffillo, 10 febbraio 1945) e violenze che colpiranno il territorio fino all’alba della Liberazione, quando le truppe alleate, il 21 aprile 1945, entreranno in città dalla via Emilia, tra la folla festante.

All’Ippodromo ci sono le corse domani. La liberazione di Bologna

21 aprile 1945

All’Ippodromo ci sono le corse domani. La liberazione di Bologna

Bologna - Azioni e battaglie partigiane

Il 21 aprile 1945 Bologna è libera. Gli Alleati entrano in città senza sparare un colpo.

La manifestazione del sale

03 marzo 1945

La manifestazione del sale

Bologna - Manifestazioni sociali e politiche

Il 3 marzo 1945 più di mille donne sfilano per Bologna sfidando fascisti e tedeschi.

Eccidi di San Ruffillo

10 febbraio 1945

Eccidi di San Ruffillo

Bologna - Repressione e luoghi di detenzione

A Bologna l’ultima fase della guerra è caratterizzata da terribili eccidi nazisti.

La missione segreta di Paolo Fabbri

17 dicembre 1944

La missione segreta di Paolo Fabbri

Bologna - Azioni e battaglie partigiane

Una missione partigiana attraversa la Linea Gotica. Paolo Fabbri deve prendere contatto con gli Alleati per preparare la Liberazione di Bologna.

Eccidio di Sabbiuno

14 dicembre 1944

Eccidio di Sabbiuno

Bologna - Repressione e luoghi di detenzione

Il 14 e il 23 dicembre 1944 un numero ancora non stabilito di partigiani viene giustiziato sui calanchi di Sabbiuno di Paderno.

Scoperta dell’infermeria partigiana

09 dicembre 1944

Scoperta dell’infermeria partigiana

Bologna - Offensive tedesche/fasciste

Il 9 dicembre 1944 a Bologna, in via Duca d’Aosta 77 (oggi Andrea Costa), viene scoperta l’infermeria clandestina partigiana.

La battaglia della Bolognina

15 novembre 1944

La battaglia della Bolognina

Bologna - Azioni e battaglie partigiane

Il 15 novembre 1944 a Bologna, in Piazza dell’Unità, si combatte la battaglia della Bolognina.

La Camera Confederale del Lavoro di Bologna

10 novembre 1944

La Camera Confederale del Lavoro di Bologna

Bologna - Manifestazioni sociali e politiche

Tra il 10 e il 13 novembre 1944, nell’ex Convento di Santa Cristina, viene rifondata la Camera Confederale del Lavoro di Bologna

La battaglia di Porta Lame

07 novembre 1944

La battaglia di Porta Lame

Bologna - Azioni e battaglie partigiane

Il 7 novembre 1944 a Bologna, nella zona tra l’Ospedale Maggiore e il Macello, si combatte la battaglia di Porta Lame

Eccidio del cavalcavia – Casalecchio di Reno

08 ottobre 1944

Eccidio del cavalcavia – Casalecchio di Reno

Bologna - Repressione e luoghi di detenzione

Strage nazista perpetrata a Casalecchio di Reno il 10 ottobre 1944.

Gli attacchi partigiani all’hotel Baglioni e la battaglia dell’Università

29 settembre 1944

Gli attacchi partigiani all’hotel Baglioni e la battaglia dell’Università

Bologna - Azioni e battaglie partigiane

Due spettacolari azioni partigiane in città e la battaglia dell’Università.

Evasione da San Giovanni in Monte

09 agosto 1944

Evasione da San Giovanni in Monte

Bologna - Repressione e luoghi di detenzione

Il carcere di S. Giovanni in Monte il 9/8/44 è teatro di un’operazione della 7° Gap che porta all’evasione di 340 detenuti